BHC. La vostra rivista propone un ampio panorama di informazioni ai progettisti e ai privati che devono affrontare il progetto dell’ambiente bagno. In base al vostro osservatorio, come sta cambiando l’approccio progettuale a questo ambiente della casa?
Nel corso degli anni, il bagno si è poi emancipato dal ruolo di ambiente di servizio e mano a mano che si affermava l’idea dell’ambiente bagno come luogo di benessere domestico, esso acquisiva una dignità di spazio non solo funzionale ma anche estetico e caratterizzante dell’abitazione.
Oggi il bagno è sempre più integrato con la casa in cui si trova, e non solo fisicamente – penso alle abitazioni in cui è all’interno della camera da letto – ma anche stilisticamente, rappresentando una ulteriore declinazione dello stile della casa.
BHC. Parliamo di trend e novità nel campo delle superfici per il bagno: prendiamo, ad esempio, il mosaico. Le aziende continuano a proporlo studiando sempre soluzioni nuove, formati inediti, colorazioni e finiture speciali. Sembra quindi una proposta sempre attuale, qual è il motivo del successo di questo rivestimento?
A.C. Alla base del successo del mosaico nel bagno credo ci siano motivazioni sia pratiche che estetiche. La questione concreta che lo rende una soluzione molto efficace è che è molto versatile: essendo composto da moduli piccoli può facilmente adattarsi anche a bagni di dimensioni ridotte e risolvere angoli "strani" che possono derivare da soluzioni di risulta, come quelle che arrivano da interventi di ristrutturazione. Il motivo estetico, evidente, è che il mosaico connota lo spazio in maniera molto forte grazie alla trama geometrica dei moduli. In sostanza, anche il mosaico più semplice e dalla tinta naturale, utilizzato anche senza comporre particolari disegni, ha un carattere forte, intrinseco alla sua composizione al quale può essere delegato laspetto decorativo. Naturalmente il discorso si amplifica quando parliamo di mosaici con colorazioni particolari, o in cui le stesse tessere sono utilizzate per comporre determinati disegni. La parete acquisisce dinamismo e movimento.
BHC. Come vengono invece accolti i materiali naturali come il legno e la pietra?
A.C. Di pari passo con l’attenzione alla sostenibilità e alla sobrietà formale, come reazione a una certa opulenza del passato, crescono anche la sensibilità e la preferenza accordata a materiali naturali. In particolare il legno, che è un più recente “outsider” rispetto alla pietra, si è affermato senza particolari difficoltà.
Accanto ai materiali naturali in senso stretto, vero campo di sperimentazione oggi sono le resine e i materiali tecnologici che si ispirano a quelli naturali. In molti casi questi riescono a creare una resa estetica efficace, ponendo anche delle condizioni semplificate per la posa, grazie agli spessori e al peso ridotti, e condizioni ottimali dal punto di vista della manutenzione e dell’igiene per l’utente finale. Credo che la ricerca sui nuovi materiali, che coinvolge naturalmente anche i sanitari, sarà un settore dal quale arriveranno grandi novità.
BHC. Bagno Design affronta il progetto dell’ambiente bagno a 360°. Che ruolo ha oggi la scelta dei materiali per le finiture superficiali e come si sta evolvendo il mercato in questo senso? Che scenari futuri prevedete?
Design sempre più accentuato e ricerca su materiali artificiali in grado di assolvere funzioni sia estetiche che pratiche – semplificando la vita ad architetti, posatori e utenti finali – potrebbero essere le chiavi di evoluzione delle superfici nei prossimi tempi.